Andrea Gusmatti, a.k.a. Dj Gusma-T

La musica è sempre stata la mia passione primaria. Fin da bimbo giocavo a fare lo speaker radiofonico in uno studio immaginario. A 14 anni, quando tutti i miei amici si fecero regalare il motorino per la promozione in 3a media, io chiesi in regalo "lo stereo" e passai dal "mangiadischi" ad un vero e proprio impianto hi-fi. In seguito a quel regalo, iniziai a metter da parte ogni risparmio destinandolo all'acquisto di vinili. La radio era per me un sogno, sembrava irraggiungibile fin quando un giorno, ebbi l'occasione di andare a visitare una radio locale per accompagnare un amico più vecchio di me ad un concorso radiofonico. Mentre lo attendevo, il direttore della radio mi chiese se volevo fare un provino anch'io, giacché avevo una bella voce adulta che mascherava la mia giovane età. Ovviamente non dovetti farmi pregare e accettai immediatamente, passai il provino (a differenza dell'amico che avevo accompagnato, hihihi) e dopo alcune lezioni di dizione, utili a togliermi l'accento marcatamente veneziano, iniziai le mie prime trasmissioni in radio nei primi mesi del 1981. 

All'inizio del mio percorso di DJ e speaker, non ero appassionato di reggae, ascoltavo molto punk rock e metal ma in radio, essendo un novizio, conducevo un programma di musica commerciale. Nel Maggio del 1981, quando morì Bob Marley, mi fecero fare uno speciale radiofonico sull'artista lasciando spazio agli ascoltatori per interventi, commenti, richieste e dediche (questo tipo di relazioni radiofoniche con gli ascoltatori erano molto di moda all'epoca). Il programma ebbe un discreto successo locale, ma la musica che ancora mi piaceva di più, "pestava forte", non "batteva in levare". Soltanto dopo alcuni anni e in seguito ad un lungo periodo trascorso ad Amsterdam insieme ad un caro amico che ascoltava ininterrottamente Yellowman, Steel Pulse e Burning Spear, si accese in me la scintilla del reggae e quando tornai in Italia, iniziai a condurre un programma serale di solo musica reggae per Radio Sound, che chiamai "Rasta Sound Vibrations". Fu l'inizio della mia totale immersione nel mondo "rosso, oro e verde". 

In quel periodo conobbi Steve Giant, ideatore e direttore dell'unica rivista reggae italiana, ero andato al Sgt. Pepper di Mestre (VE), un negozio di dischi pioniere di generi alternativi, dove mi rifornivo di vinili che in quegli anni erano introvabili nei comuni negozi di musica locali. Per la maggior parte della gente, il reggae era la musica di Bob Marley e non un genere musicale. Internet ancora non era alla portata di tutti e per trovare qualche artista nuovo, qualche disco raro o novità ecc. bisognava darsi molto da fare e spesso anche viaggiare. Considerato che la Giamaica non è proprio "ad un tiro di fucile", l'alternativa migliore è sempre stata Londra. Ricordo bene che incontrai Steve proprio in quel negozio di dischi a Mestre, distribuiva un "foglio" in bianco e nero, una banale fotocopia intitolata "Rastasnob". Fu il giorno che lo invitai a partecipare alla mia trasmissione reggae, invito che accolse e di li a poco, nacque una grande amicizia. Sono stato co-fondatore del Rastasnob Sound System facendo coppia fissa con Steve in consolle per tantissimi anni collaborando anche ad una svariata serie di altri progetti di Rastasnob. Non posso fare a meno di ringraziare veramente di cuore un indimenticabile amico, Marco Sacchetto (R.i.p.) che ha creduto in me dal primo momento che ci siamo conosciuti e mi ha supportato sempre negli anni.

Nella rivista iniziai a pubblicare una semplice classifica reggae, i 10brani più selezionati nelle mie trasmissioni. Successivamente, cambiai radio e chiamai il mio nuovo programma "Under Pressure". In quel periodo internet stava diventando sempre più usato e tutti cercavano di apparire in quella ciclopica vetrina, un'opportunità unica per andare oltre i confini fisici. La chart divenne la top 20 singoli e top 20 album ufficiale di Rastasnob. Era compilata a mio gusto, classificavo i migliori brani e dischi del momento, i più suonati nei miei programmi radiofonici. La classifica è stata precursore di centinaia di successi musicali, nelle mie chart apparivano spesso nomi sconosciuti che però in pochi anni li trovavi fra gli artisti di fama internazionale. Grazie a Rastasnob e anche alla gran promozione che facevo su "myspace" (ve lo ricordate il precursore di Facebook?), le top 20 furono notate. Il Jamaica Observer, il quotidiano di Kingston, scrisse un articolo con analogia al nome del mio programma reggae, intitolato "DJ Gusma keeps Italy under pressure". Il giornalista giamaicano raccontò come la musica contemporanea giamaicana era conosciuta anche in Italia. Anche il Jamaica Star, magazine di musica e cronaca giamaicana, scrisse un bell'articolo su di me e sulle mie classifiche. 

Grazie ad internet, il mio programma fu ascoltato da Fiona Wright, direttore di CVR Caribbean Vibes FM Radio, un'emittente radiofonica reggae gestita da giamaicani, con sede a Washington DC (USA). Mi chiese una collaborazione a distanza. Per alcuni anni il mio programma venne trasmesso in ponte radio dall'Italia durante la diretta del lunedì sera su TPN Radio di Pordenone simultaneamente su C.V.R.

Fra le collaborazioni con Rastasnob, ricordo con piacere i primi cd "Rastasnob Sound System" che Steve mi chiese di mixare con effetti sonori e campionature varie, fino alle prime vere produzioni di basi musicali per i vari artisti delle compilation. Questi lavori favorirono collaborazioni con altri artisti fra cui i Pitura Freska. 

Su Rastasnob per parecchi anni ho anche scritto recensioni discografiche e report del Reggae Sunsplash e Sumfest, i 2 festival giamaicani. La seconda volta che andai in Giamaica, uno dei miei compagni d'avventura fu un certo Alberto D'Ascola, fu il suo primo viaggio in Jamaica e prima di tornare mi disse: "qui ci voglio venire a vivere e diventerò famoso!". Sono sincero, glielo augurai ma pensai anche "ridimensionati fratello!". Beh oggi, posso solo dire: "Big respect Alborosie!".  

Per molti anni ho fatto anche l'MC on stage, ho presentato diversi concerti per molti festival, il One Love, Summerhend, Pordenoia, Festintenda, Venice Sunsplash e moltissimi altri, ma sopratutto, insieme a Steve Giant, siamo stati i 2 presentatori ufficiali del famoso festival reggae Rototom Sunsplash, abbiamo introdotto tutti i concerti delle edizioni italiane fino alla seconda in Spagna.
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